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Abstract/Sommario: Questo volume, pubblicato in occasione del centenario dello scautismo italiano, racconta (con foto e documenti storici inediti) le origini, lo sviluppo e la diffusione dello scautismo in Italia nei primi anni di vita, l’opposizione della Chiesa, le accuse di militarismo e di connivenza con la massoneria, la repressione del regime fascista e il conseguente scioglimento delle associazioni scout, il periodo clandestino (del CNGEI in particolare), la riorganizzazione post-bellica e la ripr ...; [Leggi tutto...] Questo volume, pubblicato in occasione del centenario dello scautismo italiano, racconta (con foto e documenti storici inediti) le origini, lo sviluppo e la diffusione dello scautismo in Italia nei primi anni di vita, l’opposizione della Chiesa, le accuse di militarismo e di connivenza con la massoneria, la repressione del regime fascista e il conseguente scioglimento delle associazioni scout, il periodo clandestino (del CNGEI in particolare), la riorganizzazione post-bellica e la ripresa delle attività, infine la fusione tra il ramo femminile e quello maschile e la nascita di nuove realtà associative.
Con allegata la pubblicazione completa.

Abstract/Sommario: Ai tempi dei pionieri, l'escursionismo rappresentava il quotidiano. Oggi rappresenta un hobby, strategia diversiva per sfuggire allo stress quotidiano o urbano. Lontani dal cemento e dallo smog, a contatto con la natura, si torna a spostarsi a piedi, con uno zaino per gli oggetti essenziali, accuratamente selezionati: pochi oggetti molto utili e maneggevoli, di minimo ingombro. Spiegare ai profani perché l'escursionismo possa essere affascinante è difficile e può apparire assurdo. Ci r ...; [Leggi tutto...] Ai tempi dei pionieri, l'escursionismo rappresentava il quotidiano. Oggi rappresenta un hobby, strategia diversiva per sfuggire allo stress quotidiano o urbano. Lontani dal cemento e dallo smog, a contatto con la natura, si torna a spostarsi a piedi, con uno zaino per gli oggetti essenziali, accuratamente selezionati: pochi oggetti molto utili e maneggevoli, di minimo ingombro. Spiegare ai profani perché l'escursionismo possa essere affascinante è difficile e può apparire assurdo. Ci rivolgeremo ai "convertiti" ed ai "curiosi" per elencare le regole base dell'esplorazione libera, che non si applicano alla passeggiata fuori porta, né al picnic sulla piazzola di cemento e che diventano invece vitali quando si sconfina e ci si avventura al di là dei soliti posti. Dove il "nuovo" è anche "diverso". Affascinante sì, ma da rispettare per il mistero e gli imprevisti che può presentare. L'orizzonte avventuroso cui ci hanno abituato le grandi imprese dell'uomo, che va al di là dei confini e scommette sulla propria capacità di cavarsela, richiede una forma mentis adatta, delle antenne mirate a scoprire fatti che nella vita quotidiana non sono rilevanti, ai quali dare attenzione e rispetto. Per diventare dei "superman" bisogna essere umili, creativi e forti. E sapersi porre delle domande a cui non servono le risposte date dalla vita in città. La storia presenta continuamente esempi in cui coesistono in tensione dialettica due esigenze, progresso e tecnologia da un lato e bisogno di provare le proprie forze e di tornare a contatto con la natura dall'altro. La cultura della vita in città si associa al desiderio di vita libera, di un mondo sognato dove l'uomo non modifica la natura, e si muove in questa senza alterare l'habitat. Dove l'intelligenza si sforza di "non lasciare tracce" perché il polmone verde del mondo resti intatto, e i nostri figli trovino ancora degli angoli incontaminati dove continuare ad "esplorare".

Abstract/Sommario: Sussidio dedicato ai Capi Pattuglia; la prima parte tratta i principali argomenti per far funzionare bene una Pattuglia, poi è stata inserita una storia a fumetti della Pattuglia "Castori", con l'inserimento di alcune schede tecniche.

Abstract/Sommario: Nell'anno del Centenario del CNGEI abbiamo ritenuto doveroso pubblicare un libro che parlasse della nostra storia, dei vari accadimenti occorsi in un così lungo tratto della vita della nostra associazione, di certo interessante, che oggi abbiamo l'opportunità e il privilegio di poterla osservare "tutta", con i suoi alti e i suoi bassi. Il libro intende ripercorrere la storia della sola nostra associazione, con particolare attenzione a quali sono stati gli accadimenti che hanno comporta ...; [Leggi tutto...] Nell'anno del Centenario del CNGEI abbiamo ritenuto doveroso pubblicare un libro che parlasse della nostra storia, dei vari accadimenti occorsi in un così lungo tratto della vita della nostra associazione, di certo interessante, che oggi abbiamo l'opportunità e il privilegio di poterla osservare "tutta", con i suoi alti e i suoi bassi. Il libro intende ripercorrere la storia della sola nostra associazione, con particolare attenzione a quali sono stati gli accadimenti che hanno comportato mutamenti ed evoluzioni, che hanno contribuito ad accompagnare il CNGEI a essere quello che è oggi. Non è stato facile realizzarlo, in particolare per la seconda parte che man mano che si avvicina ai giorni nostri entra nel campo dell'attualità più che della storia. Per questa, dal 1976 in avanti, un ringraziamento speciale va a Giuseppe dell'Oglio che è riuscito, anche grazie alla collaborazione di molti soci, a raccogliere i dati e a interpretarli in modo oggettivo, riportando ove possibile le opinioni di chi i momenti li aveva vissuti di prima persona. La prima parte — sino al 1976 - è stata redatta partendo dal libro "I Giovani Esploratori Italiani. Breve storia del C.N.G.E.I 1912-1976' di Fabrizio Marinelli edito nel 1983, ampliato e rivisto anche a seguito di notizie avute grazie a successivi studi. Un particolare ringraziamento va a Cesare Corradini ed Enrica Adami che, unitamente a Fabrizio stesso, hanno curato questa parte di storia G.E.I.. Speriamo che l'opera, nella sua semplicità ed essenzialità del tutto scout, accompagni i soci del CNGEI nell'approfondimento delle nostre radici, per comprendere sempre meglio dove si protendono i rami di questa, ormai, centenaria associazione.
Buona caccia, buon Centenario.
Enrico Corradini - Presidente
Monia Marcacci - Capo Scout

Abstract/Sommario: Mosso dalla preoccupazione che il movimento scautistico possa, per le molteplici direzioni che ha assunto nel suo rapido e meraviglioso sviluppo, deviare dall'idea e dal programma primitivo, il Bovet si propone di fissarne in una breve sintesi i principi originali quali si rilevano soprattutto nell'opera e negli scritti di Baden-Powell. L'autore pone pertanto in rilievo come molte geniali intuizioni del Baden-Powell siano poi state pienamente confermate dagli studi nel campo della psic ...; [Leggi tutto...] Mosso dalla preoccupazione che il movimento scautistico possa, per le molteplici direzioni che ha assunto nel suo rapido e meraviglioso sviluppo, deviare dall'idea e dal programma primitivo, il Bovet si propone di fissarne in una breve sintesi i principi originali quali si rilevano soprattutto nell'opera e negli scritti di Baden-Powell. L'autore pone pertanto in rilievo come molte geniali intuizioni del Baden-Powell siano poi state pienamente confermate dagli studi nel campo della psicologia dei giovani, quali: la duplice esigenza di una consegna morale unitaria e della sua applicazione nei concreti dettagli della realtà quotidiana. Il concetto che il «superiore» che dà questa consegna debba suscitare ammirazione per le sue esemplari qualità fisiche e morali. La conciliazione dell'ideale cavalleresco con quello patriottico e, infine, il metodo di istruzione morale fondato da una parte sull'appello alla riflessione e dall'altra su una finzione fantastica. In appendice sono riportate una accurata cronologia dei movimenti della gioventù e una aggiornata bibliografia.

Abstract/Sommario: I Capi e gli Adulti del Centro Studi ed Esperienze Scout Baden-Powell e di varie Associazioni Confessionali, Pluriconfessionali e Laiche, uomini e donne impegnati nel servizio educativo con il Metodo Scout, hanno deciso di dedicare i lavori del triennio 2009-2011 alla realizzazione della "Carta del Metodo Scout Di Baden-Powell nella tradizione italiana".

Abstract/Sommario: Nell'anno cinquantesimo della Vittoria, il Corpo nazionale dei Giovani Esploratori italiani, desidera portare il suo contributo alle celebrazioni del glorioso Evento, pubblicando una Cronaca rievocativa dei fatti salienti della vita dell'Istituzione, dedicandola alla memoria del prof. Carlo Colombo, che ne fu il fondatore e che, nell'anno stesso della Vittoria, doveva chiudere la sua vita terrena, dopo aver partecipato volontario alla guerra mondiale ed essersi eroicamente guadagnato d ...; [Leggi tutto...] Nell'anno cinquantesimo della Vittoria, il Corpo nazionale dei Giovani Esploratori italiani, desidera portare il suo contributo alle celebrazioni del glorioso Evento, pubblicando una Cronaca rievocativa dei fatti salienti della vita dell'Istituzione, dedicandola alla memoria del prof. Carlo Colombo, che ne fu il fondatore e che, nell'anno stesso della Vittoria, doveva chiudere la sua vita terrena, dopo aver partecipato volontario alla guerra mondiale ed essersi eroicamente guadagnato due medaglie al valore. La cronaca mostrerà come questo esercito di ragazzi abbia imparato e diffuso la dignità di una disciplina volontariamente accettata e questo nei difficili tempi in cui l'Italia era impegnata in una prova gigantesca. Mostrerà come le migliaia di giovinetti, che annualmente si succedettero nelle file dei G.E.I., abbiano contribuito a migliorare le stesse ultime leve di soldati giunte al fronte, e questo per ammissione dello stesso Generale A. Diaz. Mostrerà come decine e decine dei suoi giovani e dei suoi dirigenti abbiano pagato con la vita il loro slancio patriottico e, pur essendo l'Istituzione sorta appena alla vigilia della grande conflagrazione, abbia potuto far brillare esempi di dedizione alla Patria e di eroismo, come - in sintesi e per tutti - esprime la luminosa figura di Alberto Cadlolo, esploratore della sezione di Roma, uno dei «Ragazzi del '99», caduto sul M. Pertica, la più giovane Medaglia d'Oro al V.M. della nostra guerra. Ma accanto agli esempi sublimi, ai sacrifici e a quella dedizione che l'ansia stessa della Vittoria stimolava, la cronaca è destinata a ricordare anche l'opera umile di tanti ragazzi che, accolta volontariamente, la dura via della formazione del carattere, seppero — in tempi di diffidenza e di conservatorismo, percorrerla anche nelle piccole cose e, seguendo le vie dell'educazione all'aperto, dell'indipendenza, della capacità a fare da sé, si educarono sanamente per divenire — come divennero — cittadini capaci di ben rendere al Paese la fiducia che il Paese aveva in loro riposta, riconoscendo — anche giuridicamente — il Corpo nazionale. La cronaca si sviluppa dal 1912 al 1948; abbraccia cioè il sorgere dell'Istituzione, il suo affermarsi, lo scioglimento nel 1927, il periodo clandestino, la ripresa e, dal 1944, via via, il raggiungimento della nuova piena efficienza tecnica e organizzativa. Perché si limita al 1948? — Perché è presto per fare la storia più recente, ma anche perché nel 1948 si è ravvisato un anno molto interessante, idoneo a consentire di arrestare il racconto e guardare un momento indietro. Nel 1948 l'Ente si trova ad aver ricostituito i suoi Organi centrali, ha il riconoscimento nazionale e internazionale, ha riunificato i due rami maschile e femminile, ha ricostituito molte sezioni, ha progredito tecnicamente tanto che ha la possibilità di attuare due campi generali: — il grande campo nazionale G.E.I. di Salice d'Ulzio, dove, dopo tanti anni, sezioni e giovani possono affratellarsi, — e, a Torino —, il primo campo nazionale dell'U.N.G.E.I., esperimento mai prima tentato. È anche l'anno, nel quale, al Convegno di Torino, i Capi dimostrano la loro maturità approvando importanti e decisive sollecitazioni che troveranno tutte attuazione sin dall'inizio dell'anno successivo. Tali la pubblicazione del nuovo Regolamento tecnico, la rinascita di una pubblicazione periodica ufficiale, la creazione di una Scuola nazionale per Capi che, unificando metodi e didattica dello scautismo, determinerà, da allora, definitivamente l'orientamento dei Capi. Ecco perché l'Istituzione considera i traguardi raggiunti fino al 1948, tali da consentire di pensare al poi come ad un sereno proseguimento di quanto faticosamente riconquistato dopo la rinascita dell'Italia, e considerare conclusa quell'opera di ricostruzione dovuta ai vecchi esploratori, molti dei quali seppero mantenere per tanti anni viva l'idea scout, anche a costo di persecuzioni o subendo danni personali, ma senza rinnegare quanto da giovani, attraverso la legge degli esploratori, avevano imparato. Ma non si intende con questa pubblicazione fare solo una sterile rievocazione di fatti lontani, interessanti forse quanti vogliono ricordare i loro anni giovanili, ma scarsamente interessante per quanti intendono capire e vivere lo scautismo di oggi. Perciò si è trascurato quanto mancasse di un qualsiasi aspetto positivo, ed evitate questioni polemiche. Si è, invece, proseguito nell'impegno divulgativo del metodo, come nella precedente pubblicazione celebrativa degli otto lustri di vita dell'Istituzione, della quale, la presente, intende essere continuazione e Integrazione, arricchendo il testo con la presentazione di quegli aspetti attuali che danno più ampio respiro allo scautismo mondiale, o sono poco noti o non ebbero posto nella pubblicazione citata. Un'appendice chiude la pubblicazione e l'abbiamo ritenuta necessaria perché venisse tenuto conto della nostra opinione sugli eventi di cui sono state protagoniste altre associazioni o gruppi scout. Anche questa ha solo lo scopo di chiarire agli appartenenti all'Istituzione e agli studiosi, la nostra visione dei fatti, come risulta dalla storia e dai documenti reperibili. Riteniamo che, per l'insieme della Cronaca nostra, degli aspetti mondiali dello scautismo e col corollario dell'appendice, la pubblicazione che licenziamo acquisti interesse e si renda utile a quanti si occupano ora dello scautismo, nato sessant'anni fa ma sempre attuale. L'aver richiamato su tutto quanto precede l'attenzione di qualcuno, l'aver risvegliato ricordi e speranze, crediamo possa meglio di qualsiasi altra forma, degnamente onorare il fondatore del Corpo nazionale dei Giovani Esploratori italiani, prof. Carlo Colombo che, con la sua volontà e preparazione, consentì il sorgere e il consolidarsi dell'ancor vitale scautismo nazionale italiano.


La Presidenza Generale

Abstract/Sommario: Guida essenziale per i ragazzi per comprendere meglio l'obiettivo del Movimento Scout.

Abstract/Sommario: Una storia o tante storie?

Il racconto è il luogo, lo spazio in cui le immagini della memoria, le sensazioni e le emozioni prendono forma e colore, rimangono impresse e diventano patrimonio di tutti.
Non è sempre facile riempire pagine con racconti interessanti, ma lo scautismo è un'avventura forte, che lascia tracce di sé profonde, negli animi di chi la vive. Così alla richiesta di raccontare un episodio significativo della vita scout, in molti hanno risposto.
Lo scautismo è un ...; [Leggi tutto...] Una storia o tante storie?

Il racconto è il luogo, lo spazio in cui le immagini della memoria, le sensazioni e le emozioni prendono forma e colore, rimangono impresse e diventano patrimonio di tutti.
Non è sempre facile riempire pagine con racconti interessanti, ma lo scautismo è un'avventura forte, che lascia tracce di sé profonde, negli animi di chi la vive. Così alla richiesta di raccontare un episodio significativo della vita scout, in molti hanno risposto.
Lo scautismo è una storia collettiva: situazioni sfidanti da affrontare e superare insieme.
Negli occhi lo splendore del sole, sulla pelle il suo calore, la pioggia bagnata o la neve gelida; nello zaino la tenda, il fornelletto o magari il pranzo che mangeremo dopo la salita. Le mani dolenti, l'odore del fumo, il fresco dell'ombra degli alberi, i piedi nudi nell'erba. La notte buia con le sue stelle, la paura sotto il sacco a pelo, lo spuntino di mezzanotte. Il fuoco brillante illumina e riscalda, le scintille salgono in cielo come speranze che crescono.
Colori, profumi, sensazioni, emozioni, riflessioni, tensioni e passioni: che tu sia Lupetto, Esploratore, Rover o Adulto, non sei mai solo nelle difficoltà.
Il gruppo è la diversità, la ricchezza; il Gruppo è confronto, crescita; il Gruppo è la soluzione: non siamo uguali, ma manteniamo la stessa Promessa e seguiamo la stessa Legge, questa è la forza.
Dalla storia collettiva sbocciano, così, tante storie, profonde, significative, colorate. Tante storie che ne raccontano una sola: quella di 25 anni di scoutismo laico della Sezione di Ancona.

La Presidente di Sezione (PSez) Chiara Frattini
Il Responsabile dei Programmi Educativi (CdS) Roberto Caputo

Segue l' ultima di copertina

Siamo abituati, negli scout, a raccontare, ma la nostra è soprattutto tradizione orale attorno al fuoco da bivacco: un'abitudine e un piacere. Il racconto scout non ha natura nostalgica, quanto rafforzativa, accertativa di una natura acquisita nei campi, durante gli Hike, mentre si consuma la brace di un fuoco da campo, quando si rafforzano gli ancoraggi delle tende prima di un temporale, quando sorridi per aver calpestato una fatta di cinghiale, quando gioisci per un sorriso a te dedicato in un momento di difficoltà. Il racconto scout riempie l'aria di presenze, marca la pista, delimita un territorio oltre lo sguardo e l'immediata comprensione: racconti che si annusano, che diffondono il non scritto... il vissuto piuttosto.

Il libretto contiene tante Favole, Riferimenti ad attività, pagine storiche svolte in varie generazioni di Capi e Ragazzi.